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KRYSOS e il suo significato

Krysòs, di incerta etimologia, il nome sembra derivare dal greco χρυσός “Oro” diventato poi in periodo bizantino grysòs, cioè “Terra d’oro” probabilmente con il significato di terra ricca e fertile, adatta ad ogni sorta di coltura grazie anche al suo clima temperato.

Il territorio era abitato già da tempi molto antichi. Sulla cima del colle su cui si trova Grisì, è possibile individuare alcuni ruderi, segni delle fondamenta di un antico maniero e caratteristiche costruzioni del periodo Greco Romano, spesso usate anche dagli Arabi.

Fino alla prima metà del 700, Grisì fu gestita dai Gesuiti che risiedevano nell’antica masseria sita nell’odierno “Chiasso Riccobono”, detto anche ‘u bagghiu. Presenza testimoniata da una lapide in pietra oggi conservata sotto l’altare della parrocchia.

Oggi Grisì è adagiata su colline su cui crescono rigogliosi vigneti ed uliveti, mentre ai piedi del versante della contrada Cambuca si estende la diga Jato (detto anche Lago Poma), prediletto luogo di sosta degli uccelli migratori. Proprio grazie alla sua considerevole altitudine, uscendo dal paese si gode la vista dell’intero Golfo di Castellammare e di notte anche il faro di San Vito Lo Capo.

Punti da esplorare nel nostro territorio

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Terrasini
La costa di Terrasini, che si estende dalla spiaggia della Ciucca fino a quella di San Cataldo, è di tipo misto, alternando calette pietrose a alti e scoscesi dirupi sul mare. Nei pressi di Terrasini è situata la Riserva naturale orientata Capo Rama, istituita dalla Regione Siciliana nel giugno 2000 e affidata in gestione al WWF Italia. L’area del promontorio era stata già individuata nel 1968, dal Comune di Terrasini, come «biotopo di inestimabile valore». Il promontorio di Capo Rama è stato inserito nell’esclusivo elenco dei geositi italiani, località di rilevante interesse geologico di alto valore naturalistico. Dal punto di vista faunistico, l’area di Capo Rama ospita la fauna tipica delle coste rocciose.

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L’aeroporto Punta Raisi
L’Aeroporto di Palermo-Punta Raisi (IATA: PMO, ICAO: LICJ) è un aeroporto italiano situato a 35 km a ovest della città di Palermo, lungo la strada statale 113 Settentrionale Sicula, ora affiancata dalla autostrada A29 in direzione di Trapani, nel territorio del comune di Cinisi. È il terzo aeroporto del Sud Italia per numero di passeggeri dopo quelli di Catania e Napoli. La struttura, intitolata alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,è dotata di due piste in asfalto lunghe 3326 m e 2068 m. L’aeroporto è collegato con voli giornalieri con le principali città italiane: Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino, Venezia, Bergamo, Pisa, Treviso, Verona e con le isole di Lampedusa e Pantelleria. Per quanto riguarda le città europee, è collegato giornalmente in estate con Londra-Stansted e Londra-Gatwick. Inoltre sullo scalo Palermitano è presente una consistente attività charter.

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Palazzo Dumale
Il palazzo d’Aumale dal 1984 è sede del museo civico, il museo nacque dall’unione del Museo storico-etnografico del carretto siciliano “S. Ventimiglia” che era stato fondato nel 1973 grazie all’impegno del professore Salvatore Ventimiglia con il Museo civico di storia naturale che era stato aperto nel 1981. Il museo è composto da tre diverse aree tematiche, quella etnografica, quella naturalistica e quella archeologica. In origine il museo conservava, oltre alla collezione etnogragica di Salvatore Ventimiglia, da collezioni naturalistiche quali la collezione ornitologica Sommariva, la collezione di mammiferi Orlando, entrambe donate al Comune, e dalla raccolta ornitologica di proprietà Orlando.

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Torre Alba
Le antiche e maestose torri d’avvistamento (Torre Alba, Torre di Capo Rama, Torre Toleda o Torre Paternella, Torre di contrada San Cataldo), servivano ad avvertire in tempo la popolazione del villaggio degli attacchi dei temibili pirati o dei ancor più temuti Saraceni. Il sistema di avvistamento, ingegnoso, prevedeva la collocazione di una torre di avvistamento ad ogni promontorio strategico del territorio, mantenendo sempre la comunicazione visiva fra una torre e l’altra, in modo tale che, in caso di emergenza, le segnalazioni luminose da una torre all’altra si trasmettessero molto velocemente in tutto il territorio. La torre di Capo Rama faceva parte delle 11 torri controllate dal Senato della Città di Palermo, di cui rappresentava anche la più occidentale.

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Torre Capo di Roma
Il manufatto più antico esistente nel territorio comunale di Terrasini è la Torre di Capo Rama che domina l’omonimo promontorio, ricadente in zona A della Riserva Naturale Orientata Capo Rama. La torre venne costruita nel XV secolo per avvistare le imbarcazioni pirata e segnalarne la presenza attraverso i fani e risulta inserita in tutti gli elenchi ufficiali delle torri che costituivano il complesso e articolato sistema di avvistamento costiero Torri costiere della Sicilia.

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Riserva dello Zingaro
Nel tratto di costa che va da San Vito lo Capo a Castellammare del Golfo, 7 chilometri di natura incontaminata dove vivono e nidificano i rapaci, si estende la Riserva Naturale dello Zingaro, una delle più famose d’Italia; chi desidera immergersi in una natura senza tempo, dove passato e presente si fondono armoniosamente, non potrà fare a meno di visitarla. La riserva si visita solo a piedi, nulla deve disturbare la quarantina di specie di uccelli che qui nidificano, tra cui l’Aquila del Bonelli, la Poiana, il Nibbio, il Gheppio e la fauna endemica.
Soltanto chi avrà la pazienza di percorrere a piedi questo habitat unico farà un’esperienza davvero indimenticabile.

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